I disturbi della regolazione delle emozioni e degli impulsi comportano una notevole difficoltà a contenere e regolare sia la collera che la paura.
Tale deficit espone il soggetto ad una attivazione eccessiva e a comportamenti spesso distruttivi e autolesivi. Nel tempo tali difficoltà possono tradursi nel manifestarsi di dipendenze da sostanze o da alcool.
Laddove le dipendenze rappresentano contemporaneamente sia la ricerca di un “silenziatore emotivo” sia quella di una attivazione percettiva sensoriale consona al bisogno “alterato” di sentirsi. Spesso si verificano episodi di autolesionismo collegati al bisogno di sentirsi e percepire se stessi. In questi casi la pelle, marchiata, segnata o ferita, prende il posto di un contenitore simbolico mancante.
L’esposizione a Traumi prolungati comporta inoltre una alterazione nella percezione di sé. Si sperimentano ripetutamente sentimenti di impotenza e di scarso senso di efficacia personale. Di conseguenza si rinforzano nel tempo sentimenti di colpa e vergogna.
La dipendenza da coloro che perpetuano i maltrattamenti porta spesso a forme di idealizzazioni o a percezioni distorte, necessarie al fine di mantenere la relazione di attaccamento. (Bowlby) ciò comporta una alterazione nella rappresentazione dell’aggressore e, di conseguenza, espone a processi di rivittimizzazione. Sovente relazioni adulte che si caratterizzano per l’esistenza di legami violenti generano da forme di attaccamento disorganizzate e maltrattanti.